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Ozono in irrigazione, eliminare facilmente contaminanti microbiologici e agenti emergenti

Prevenire le contaminazioni durante la coltivazione è il primo passo verso un prodotto di qualità. Questa affermazione prende ancor più importanza alla luce di quanto comunicato dal Ministero della Salute: il ritiro dal mercato di numerosi lotti di verdure confezionate è dovuto alla contaminazione degli stessi da patogeni.

L’utilizzo dell’ozono nel trattamento delle acque destinate all’irrigazione si sta sempre più diffondendo grazie alla sua comprovata efficacia contro patogeni pericolosi come i batteri coliformi, Escherichia coli, Salmonella e Listeria, che possono minacciare la sicurezza alimentare. L’ozono rappresenta una soluzione ecologica, sicura e priva di residui chimici, ideale per contrastare tali contaminazioni.

L’ozono (O₃) è una molecola costituita da tre atomi di ossigeno, altamente reattiva e capace di ossidare e distruggere batteri, virus e altre sostanze organiche dannose. Quando disciolto nell’acqua, penetra le membrane cellulari dei patogeni, provocandone la distruzione attraverso l’ossidazione. Questo lo rende un potente agente disinfettante per l’uso agricolo; dopo aver agito l’ozono si decompone in ossigeno (O₂), senza lasciare residui.

Tra i batteri più comuni e pericolosi che possono contaminare l’acqua irrigua troviamo i coliformi, Escherichia coli, Salmonella e Listeria. I coliformi indicano una possibile contaminazione fecale nell’acqua e segnalano il rischio di presenza di patogeni pericolosi come l’E. coli, un batterio che può causare gravi infezioni alimentari. L’ozono è in grado di eliminare questi batteri, rendendo l’acqua sicura per irrigare colture destinate al consumo umano.

Anche la Listeria monocytogenes, un batterio capace di sopravvivere in ambienti freddi e umidi, è particolarmente rischiosa per le colture fresche come le verdure a foglia verde, ma può essere eliminata efficacemente dall’ozono.

Accanto a questi patogeni noti, esistono altri agenti emergenti che pongono rischi crescenti per le coltivazioni orticole e la salute umana. Tra questi, il Campylobacter, solitamente associato a infezioni gastrointestinali, può contaminare le colture attraverso acqua d’irrigazione infetta. Anche l’Istituto Superiore di Sanità riporta tra le possibili fonti di contaminazione delle verdure a foglia l’utilizzo di acqua di irrigazione inquinata.

Allo stesso modo, i ceppi di Escherichia coli produttori di tossine Shiga (STEC) possono causare gravi problemi renali e intestinali quando contaminano colture consumate crude, come lattuga e spinaci. Infine, il Cryptosporidium, un parassita resistente a molti trattamenti convenzionali, è una minaccia emergente che può essere neutralizzata dall’ozono.

Le aziende che utilizzano acque superficiali provenienti da canali irrigui, da bacini di accumulo o di raccolta di acque piovane oggi risultano molto esposte a rischi di contaminazione microbiologica. Uno studio del Ministero dell’Ambiente evidenzia come l’incremento di eventi piovosi estremi aumenta la presenza di batteri patogeni per l’uomo nelle acque superficiali dovuto a fenomeni di dilavamento.

Per le aziende che utilizzano pozzi profondi per l’irrigazione, il trattamento dell’acqua di irrigazione con ozono è comunque un passo importante di innovazione aziendale, perché l’irrigazione per aspersione comunque consente di proteggere la superficie fogliare.

L’uso dell’ozono per il trattamento delle acque irrigue presenta molteplici vantaggi. È una tecnologia ecologica che non rilascia sostanze chimiche residue nell’ambiente, salvaguardando così il suolo e le piante. Inoltre, riduce significativamente l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici. In particolare, l’ozonizzazione può abbattere fino al 30-50% l’impiego di fitofarmaci, agendo come sistema preventivo per la protezione delle colture e contribuendo a una riduzione dei residui chimici nei prodotti finali.

L’ozono non solo migliora la qualità e la sicurezza delle colture, ma aiuta anche gli agricoltori a conformarsi alle normative sanitarie sempre più severe, garantendo produzioni sicure e sostenibili.

La velocità di reazione dell’ozono e quindi la sua capacità disinfettante nell’acqua è molto elevata. Questo consente di poter utilizzare la macchina per il trattamento dell’acqua direttamente in linea sull’impianto di irrigazione avendo la possibilità di trattare anche portate superiori a 200 m3/h. La tecnologia è quindi applicabile in piccole e grandi aziende.

Sono molteplici gli esempi di aziende orticole che hanno implementato questa tecnologia all’interno della propria attività con grande successo. Una tendenza del mercato che si sta velocemente indirizzando verso l’utilizzo dell’ozono per ricercare una produzione più sicura e rispettosa dell’ambiente.

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Continua a seguirci, tra qualche giorno parleremo del trattamento dell’acqua di irrigazione come forma di prevenzione.