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Ozono in irrigazione. Il convegno di Ecofarm con La Felina e l’Università di Verona tra risultati e premi

Ecofarm Storti è stata una delle aziende protagoniste di Orticoltura Tecnica in campo, la tre giorni a Guidizzolo dedicata al mondo dell’orticoltura nell’evento che ha raccolto la partecipazione di oltre 50 aziende.

Per Ecofarm grande interesse non solo nello spazio espositivo ma anche per il convegno sull’utilizzo dell’ozono in irrigazione, moderato dal giornalista di Freshplaza Cristiano Riciputi. Assieme a Giorgio Zaffani, biotecnologo di Ecofarm, hanno partecipato anche la professoressa Elodie Vandelle, dell’Università di Verona, ed Alessia Bonati, dell’azienda agricola La Felina.

“L’ozono è un gas generato in natura a partire dall’ossigeno – ha esordito Giorgio Zaffani – è una molecola semplicissima, O3, che quando decade torna ad essere semplice ossigeno” non lasciando quindi residui. Il focus si è spostato sull’utilizzo dell’ozono in irrigazione. “Le fonti d’acqua – ha proseguito Zaffani – sono un argomento poco trattato, ma avere sotto controllo l’aspetto microbiologico è fondamentale. Pozzi, bacini o acqua superficiale di fiume, ognuna di queste fonti ha delle singole specificità sia da un punto di vista chimico ma anche da punto di vista microbiologico. Il grande vantaggio dell’ozono, rispetto a tutti gli altri sistemi di disinfezione dell’acqua, è quello di poter trattare grandi portate in poco tempo con grande efficacia e quindi ottenere, disinfezione e arricchimento di ossigeno con grande beneficio per le coltivazioni, potendo quindi trattare direttamente l’acqua durante l’irrigazione”.

La parola, poi, è passata alla professoressa Elodie Vandelle dell’Università di Verona: “Abbiamo voluto capire insieme ad Ecofarm, che ringraziamo per averci coinvolto, l’effetto di questo trattamento sulle piante visti i risultati che stavano ottenendo nelle aziende agricole, e ci siamo concentrati su una coltivazione di rucola dove era installata una macchina per il trattamento dell’acqua di irrigazione. Abbiamo considerato diversi parametri ma una delle prime osservazioni che abbiamo fatto è che le piante trattate, trattengono una maggiore quantità di acqua, ottenendo quindi un peso delle foglie maggiore rispetto a quelle non trattate; in termini pratici si traduce in una maggior resistenza allo stress idrico e in termini qualitativi con foglie più croccanti e con una durata più elevata. Oltre a questo le piante dopo la germinazione crescono più vigorose con un’attività fotosintetica maggiore”.

Questo lavoro scientifico ha ricevuto anche due premi, sottolineati dalla professoressa Vandelle: “Gli studenti sono protagonisti in questi progetti e in questo caso Riccardo Greco ha portato avanti il lavoro con campionamenti ed analisi e la sua tesi di laurea è stata premiata con l’Agro Innovation Aword ed ha ricevuto anche un premio da parte della fondazione Apollinare Cesira Veronesi. Un lavoro riconosciuto dal territorio che ha risaltato l’importanza e la ricaduta per le applicazioni nella filiera agroalimentare”.

Infine Alessia Bonati, che ha portato la sua esperienza sull’utilizzo dell’ozono in azienda per la coltivazione del basilico: “Abbiamo conosciuto Ecofarm nel 2020 e abbiamo iniziato ad utilizzare l’ozono con una macchina installata sull’atomizzatore. Lo scorso anno abbiamo installato istallato invece un generatore di ozono per il trattamento dell’acqua di irrigazione direttamente dal pozzo. Questo utilizzo ci consente di ridurre i prodotti fitosanitari e nei 6 ha in cui abbiamo utilizzato l’ozono, siamo riusciti a fare due tagli senza trattamenti, quindi a residuo zero. Nella campagna totale, il numero dei principi attivi totali era ridotto a 3. Ora installeremo altre due macchine su altri due pozzi”.

Tante le domande al termine del convegno che hanno confermato la grande attenzione delle aziende verso questa tecnologia e verso le applicazioni proposte da Ecofarm Storti. 

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